Legge di bilancio 2023: affrancamento utili black list con imposta sostitutiva

La disciplina italiana prevede che i dividendi percepiti da società italiane siano imponibili al 5%. Gli utili cd. “black list” sono invece in linea di principio integralmente imponibili (cfr. art. 89 TUIR).

Una norma contenuta nella “Finanziaria 2023” consente tuttavia di affrancare da tassazione, parzialmente, gli utili e le riserve di utili delle società black list risultanti dal relativo bilancio chiuso nel 2021, mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva. Gli utili affrancati non saranno tassati al momento della distribuzione in capo alla società italiana e si considereranno prioritariamente distribuiti.

L’imposta sostitutiva è pari al 9% (anziché 24%) per i soggetti IRES. Il contribuente è libero di determinare l’ammontare di utili da affrancare. L’imposta sostitutiva deve essere versata nel 2023 entro il termine per il saldo delle imposte relative a tale anno. L’opzione deve essere effettuata nella dichiarazione dei redditi 2022 presentata nel 2023.

L’imposta è ridotta al 6% per gli utili rimpatriati dal controllante italiano entro il termine di versamento delle imposte dovute per il 2023. È necessario in tal caso destinare a riserva di patrimonio netto gli utili distribuiti per due periodi di imposta. È peraltro previsto un meccanismo di recapture in caso di mancato reimpatrio degli utili black list entro il termine o in caso di riduzione della riserva dedicata. Il meccanismo di recapture sembra operare in presenza di qualsiasi utilizzo della riserva.

La disciplina sopradescritta determina l’insorgenza di una pluralità di tematiche.

Una prima questione di rilievo attiene alle partecipazioni indirettamente detenute nei soggetti black list. Ad esempio, nel caso in cui la distribuzione di utili fosse già stata effettuata in favore di un eventuale soggetto intermedio white list prima del 31 dicembre 2021 e gli stessi non  siano ancora stati distribuiti al partecipante italiano entro lo stesso termine, non è chiaro se si possa usufruire del regime in questione.

Sempre con riferimento alle partecipazioni indirette, l’Amministrazione dovrà chiarire a quanto ammontano gli utili black list potenzialmente affrancabili, laddove il soggetto intermedio abbia conseguito delle perdite o sostenuto delle spese di gestione. Occorre in particolare stabilire se in tal caso occorra affrancare l’intero importo degli utili provenienti dal soggetto black list oppure l’importo al netto delle perdite o delle spese.

Un’altra questione problematica attiene al coordinamento tra la disciplina in questione e la cd. “Semi pex” applicabile, ai sensi dell’art. 89 TUIR, in caso di dimostrazione dello svolgimento di un’attività economica effettiva in loco da parte della società distributrice. Verificata tale condizione, il regime di “Semi pex” accorda, come noto, la detassazione al 50% dei dividendi distribuiti. È ragionevole ritenere che, nonostante la detassazione al 50%, l’affrancamento debba essere effettuato sull’intero ammontare dei dividendi.

Problematico è poi il rapporto con la disciplina CFC (art. 167 TUIR).

In primo luogo, occorrerebbe stabilire come l’affrancamento in questione influisca sulla determinazione del Tax rate effettivo. Al riguardo, non sembra essere prevista l’applicazione della disciplina in questione laddove nel 2022 o nel 2023 si verifichi l’imputazione per trasparenza del reddito del soggetto black list.

Ci si chiede inoltre se l’affrancamento in questione possa essere applicato, e in che limiti, in relazione agli utili black list direttamente percepiti dai soggetti CFC (il cui reddito, come noto, viene determinato in base alle norme italiane).

Analogo problema si pone in relazione agli utili conseguiti da enti costituiti all’estero, ma considerati residenti in Italia dall’Amministrazione Finanziaria perché nel nostro Paese è localizzata la sede dell’amministrazione o l’oggetto principale. A tale proposito, l’Amministrazione dovrà chiarire se il regime di affrancamento in questione possa trovare applicazione nel caso di verifiche fiscali in tema di residenza attualmente in essere.

F.N.

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