Cassazione: confermato il sistema a "tre test" per la prova della beneficial ownership

Con la sentenza n. 8612/2024 la Corte di Cassazione ha dato continuità all'orientamento giurisprudenziale inaugurato con la sentenza n. 6005/2023 per cui la prova della beneficial ownership, nell'ambito di flussi transfrontalieri di dividendi/interessi/royalties, deve essere fornita dal contribuente attraverso il superamento di tre test: (i) il substantive business activity test, che verifica se la società percipiente del flusso transfrontaliero svolga un’attività economica effettiva; (ii) il dominion test, che verifica se la società percipiente possa disporre liberamente dei proventi ricevuti o se invece sia tenuta a rimetterli ad un soggetto terzo; (iii) il business purpose test, che verifica le ragioni dell’eventuale interposizione di una società nel flusso reddituale transfrontaliero, e cioè se la società percipiente abbia una funzione nell’operazione di finanziamento, o se invece sia una mera conduit company (o société relais), la cui interposizione è finalizzata esclusivamente ad un risparmio fiscale». Il descritto sistema dei "tre test" semplifica molto la prova di quello che è uno dei requisiti essenziali per applicare, nella materia delle ritenute fiscali, i regimi agevolativi previsti dalle Direttive Madre-Figlia o Interessi-Royalties e dalle Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni.  

Il contributo è stato realizzato per la Newsletter Norme & Tributi del mese di febbraio 2024 di AHK Italien dal Dipartimento Fiscalità internazionale di Morri Rossetti.

La Newsletter Norme & Tributi di AHK Italien relativa al mese di marzo 2024 è disponibile qui.

cross